Menu principale:
L'Organizzazione Penitenziaria Militare (acronimo O.P.M.) é la struttura carceraria e di reclusione militare, in cui scontano le pene militari gli appartenenti alle Forze Armate e le sanzioni penali ordinarie gli appartenenti alle Forze dell'Ordine e di Polizia che ne abbiamo fatto esplicita richiesta.
Si tratta di un'istituzione alquanto antica dal momento che la reclusione militare si costituisce, per volere di Sua Maestà, il Re di Sardegna, Carlo Felice con Regio Viglietto del 16 Ottobre 1822, nella città di Genova, sotto la denominazione di Catena Militare, quale ente autonomo rispetto alle già presenti "Carceri degli Stati di Sua Maestà".
Nella Catena il servizio di custodia era affidato alla Compagnia dei Gendarmi Genovesi.
Mentre da un punto di vista amministrativo, invece, la struttura carceraria operava alle dipendenze della Regia Marina perché, in quegli anni, la Forza Armata stava subendo un processo di riarmo della propria compo nente navale ed era sentita l'esigenza di poter disporre negli arsenali di una mano d'opera a bassi costi formata, per l'appunto, dai carcerati militari.
I reclusi, raggruppati in reparti, erano affidati a guardaciurme ed aguzzini, tra i cui compiti vi era quello di "togliere e rimettere le catene ai galeotti, nonché di vegliarli per impedirne la fuga".
Dieci anni più tardi la gestione amministrativa della Catena Militare veniva scorporata dalla Regia Marina ed inserita nell'organigramma dell'Azienda Centrale di Guerra, mentre il proprio Comando veniva trasferito in un primo tempo ad Alessandria e, poi, a Savona.
In occasione dell'emanazione del Codice Penale Militare del 1840, la struttura cambiò la propria denominazione mutando la precedente da Catena Militare in Reclusione Militare.
Dal 1852 le modalità esecutive della Reclusione Militare iniziano ad essere umanizzate, introducendo, così una riforma del concetto di bagno penale che da luogo di mera detenzione affittiva assume la veste di luogo di rieducazione.
Vengono, infatti, annessi dei laboratori per la produzione di indumenti, di suppellettili e di stampati, e vengono pagati ai detenuti la mercede quale retribuzione, nonché premi di lavoro, quale stimolo a ben operare.
Nel 1852, il nuovo ordinamento penitenziario sostituisce la Compagnia dei Moschettieri al personale del Corpo degli Aguzzini che fino ad allora aveva governato la vigilanza sui detenuti.