Conferendo ammirevole concretezza agli ideali del proprio motto "Tenacia, Sacrificio et Virtute", il Corpo di Amministrazione dell'Esercito, attraverso la valida partecipazione di propri Ufficiali nelle missioni d'oltremare, ha concorso, vigorosamente, a realizzare, in una cornice di sicurezza e di certezza giuridica, supporti logistici ed amministrativi idonei a fronteggiare le molteplici emergenze dei mutevoli scenari operativi.
In siffatte situazioni d'eccezione - fra le macerie, la disperazione ed i morti di Beirut, tra le martoriate popolazioni curde, nella disastrata economia albanese, nella dilaniata Somalia, nell'inquieto Mozambico - gli Ufficiali del Corpo sono stati sempre presenti nei vari Contingenti, determinando, con sapienza professionale, duttile capacità organizzativa, coraggio di assumersi oneri e responsabilità, condizioni favorevoli per l'assolvimento del compito operativo dei Comandanti e delle truppe. In virtù di tale significativa azione propulsiva, arricchita di una modalità comportamentale capace, all' occorrenza, di modularsi anche nel disimpegno, pronto ed efficace, di compiti squisitamente operativi, il Corpo di Amministrazione, rinvigorendo l'apprezzamento e la stima di cui gode in ambito istituzionale, ha contribuito - esaltando, con altissimo senso del dovere, i principi etici ed i valori morali che costituiscono la "regola" che presiede ad una scelta di vita - ad accrescere il prestigio ed il lustro dell'Esercito Italiano.
(Libano, Kurdistan, Albania, Somalia, Mozambico: Aprile 1982 - Marzo 1993)