Il Secolo XVI - Militaria
Menu principale:
- Home Page
- O.P.M.
-
Amministrazione
- La storia
- La Bandiera di guerra
- I segni distintivi
- Le ricorrenze
- L'associazione
-
Ammcom
- L'istituzione
- L'organizzazione
-
I segni distintivi
- Lo stemma araldico
- L'uniformologia vigente
- L'uniformologia abrogata
-
La Bandiera
- Il vessillo
- Le decorazioni al valore
- Le decorazioni al merito
- La scuola
-
I mezzi mobili campali
- I settori d'intervento
- Vettovagliamento
- Benessere del personale
- Gli eroi
- La fondazione
- Le ricorrenze
- Normativa
-
Commissariato
- La storia
- La Bandiera di guerra
-
I segni distintivi
- Lo stemma araldico
- L'uniformologia
- Uniformi antiche
- Le ricorrenze
- L'associazione
-
Giustizia Militare
- La storia
- I segni distintivi
- Normativa e fonti
Il Secolo XVI
Risale allo stesso sucessore di Emanuele Filiberto I, il figlio Carlo Emanuele I, nel 1582, l'istituzione nel Ducato Sabaudo dell'Uditore Generale di Guerra, un organo centrale preposto all’amministrazione della Giustizia Militare.
A livello periferico, invece, svolgevano compiti di magistratura criminale militare i Consigli di Guerra di Reggimento, i Consigli di Guerra di Divisione Ordinaria o subitanei, i Consigli di Guerra misti.
Tali organi giudicanti avevano competenze diverse a seconda della gravità dell'illecito commesso, dalla qualità militare dell'imputato, e dall’esigenza di infliggere una sanzione esemplare.
All'istruzione delle singole procedure ed al deferimento degli imputati avanti l'Autorità Giudicante provvedevano alcune Commissioni di inchiesta.
Tanto i Consigli quanto le Commissioni erano composte da Ufficiali in servizio attivo che potevano esercitare anche la funzione di pubblica accusa, mentre estensore della sentenza era, invece, l'Uditore di Guerra Reggimentale o Divisionario, assimilato -