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Fino all'entrata in vigore della Circolare n. 121 dello Stato Maggiore dell'Esercito con cui si dispose il riordino dell'araldica militare, lo stemma araldico del disciolto Corpo di Commissariato era configurato secondo i parametri del Decreto Presidenziale del 17 Febbraio 1951 con cui era stato concesso.
Lo stemma era raffigurato su scudo sannitico, d'argento alla fascia di azzurro, caricata da una stella d'argento a cinque punte, accompagnata da tre api, due in capo, una in punta dello stesso.
Sullo scudo un fregio -
Annodati nella parte centrale non visibile della stelletta a cinque punte, scendenti svolazzanti, uno in sbarra ed un altro in banda dal punto predetto, passano dietro la parte superiore dello scudo i nastri rappresentativi delle ricompense al Valore.
Sotto lo scudo, su lista d’argento con le estremità bifide di porpora, il motto: «Prævidet ac providet».